Traduzione a cura di Denis Gobbi

Un anno all’Università di Princeton: 37.000 dollari americani. Un anno nella prigione di stato del New Jersey: 44.000 dollari. Prigione e college “sono le strade più lontane che una persona possa prendere nella vita”, commenta il ricercatore infografico presso la pubblica amministrazione Joseph Staten.

Mentre l’università è un’esperienza positiva che aumenta il potenziale di guadagno durante l’arco di vita, la prigione è quasi un vicolo cieco, ed è per questo che Staten è rimasto sorpreso dall’enorme quota di fondi governativi destinata alle carceri.

Il confronto tra la spesa per l’istruzione superiore e la spesa per le carceri evidenziato nella tabella sottostante non è perfetto dato che le università hanno propri mezzi per finanziarsi; le carceri possono contare solo sul governo. Quindi, ha un certo senso il fatto che una quantità sproporzionata di denaro arrivi alle seconde. Inoltre, prendete nota, il confronto tra gli afro-americani nei college e gli afro-americani in carcere non è completamente corretto dato che l’università implica una fascia di età tra i 18 e i 22 anni mentre i carcerati possono essere di qualunque età.

Nonostante queste carenze, questo grafico rende chiaro l’ampio divario presente negli Stati Uniti: essi hanno il più alto tasso di incarcerati rispetto alla popolazione, ma è solamente sesta nel mondo quando si parla di tasso di laureati. La spesa del governo, ovviamente, rispecchia questi risultati.

Fonte: theatlantic.com

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