Traduzione a cura di Claudio Galbiati

Per raggiungere questo obiettivo, i ricercatori hanno introdotto microRNA nelle cellule del tessuto cicatriziale in un topo vivo. Queste cellule indurite, chiamate fibroblasti, si sviluppano a seguito di un attacco di cuore, e ostacolano la capacità dell’organo di pompare il sangue. I microRNA, molecole che regolano le attività di diversi geni, sono stati in grado di manipolare i fibroblasti e trasformarli in cellule che sembravano cardiomiociti, che costituiscono il muscolo cardiaco.
I risultati del loro studio sono stati pubblicati sulla rivista Circulation Research. Sebbene un ulteriore approfondimento sia necessario, la scoperta è promettente per i milioni di persone negli Stati Uniti che soffrono di malattie cardiache, la principale causa di morte in questo Paese. Ma potrebbe avere anche altre applicazioni. Se funziona per il cuore, in teoria, può essere utile anche nel rigenerare i tessuti del cervello, dei reni e di altri organi.
Ora che questa tecnica di reversione cellulare è stata provata con successo i ricercatori hanno in programma di testarla su gli animali più grandi. Se funziona, faranno prove negli esseri umani, e si può sperare di avere un’ applicazione pratica pronta entro i prossimi dieci anni.
Fonte: GIZMODO
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