Riscaldare casa a 20 euro l’anno? Dal 2013 con E-cat forse lo si potrà fare

Pubblicato: 7 febbraio 2012 da ive in Energia, News & Articoli
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Traduzione a cura di Ezio Marano

Se tutto va bene, dovreste presto essere in grado di aggiungere al vostro riscaldamento centralizzato esistente un dispositivo rivoluzionario da 400 a 500 dollari / euro con cui potrete riscaldare la vostra casa con una sola cartuccia riciclabile a base di polvere di nichel, per meno di 20 dollari / euro all’anno.

Fino a poco tempo fa, il prezzo del dispositivo è stato stimato a $ 4,000. Grazie alla volontà del suo progettista, l’ingegnere Andrea Rossi (1950), alla partnership industriale con National Instruments negli Stati Uniti, e alla produzione altamente automatizzata, il prezzo è stato diviso per dieci, al fine di tagliar le gambe al mercato di copie per il reverse engineering che sicuramente appariranno una volta che il sistema sarà avviato in larga scala. Obiettivo: 1 milione di unità domestiche all’anno dai primi mesi del 2013. (*)

Delle dimensioni di un computer portatile (il processore è della misura di un pacchetto di sigarette), e di una sicurezza proclamata come totale, questo sistema rivoluzionario, detto di reazione nucleare a bassa energia,  non emette, secondo Rossi (ed il Professor Focardi – Università degli Studi di Bologna) alcuna radiazione o emissione di alcun tipo.

Il nichel è abbondante sulla Terra e non è costoso, ma è tossico, soprattutto in polvere, e il trattamento deve essere fatto da professionisti. La quantità di nickel consumato nel processo è estremamente ridotta. Per farsene una idea, secondo Andrea Rossi, un solo grammo può produrre 23.000 megawatt/ora di energia (sì, ventitremila megawatt/ora !).

L’E-cat è un sistema rivoluzionario che utilizza il calore di polvere di nichel, un’infima quantità di idrogeno, uno o più catalizzatori specifici, come pure delle frequenze radio per mettere in moto le forze repulsive (Coulomb) tra le particelle subatomiche in modo vantaggioso, un po’ come ciò che accade nelle arti marziali orientali.

Al momento del lancio, il processo di preriscaldamento del sistema consuma 3000 watt per un’ora. Poi, una volta avviato, il consumo di potenza diventa insignificante, come un computer, producendo una quantità straordinaria di energia termica per riscaldare l’acqua in modo stabile e controllato a 120°C. Il sistema può essere completamente fermato nel giro di 30 a 60 minuti.

L’E-cat è in corso di certificazione negli Stati Uniti da UL (Underwriters Laboratories). Una fabbrica completamente robotizzata sarebbe in costruzione, a quanto sembra in Massachusetts, con National Instruments come partner industriale.

Nel giro di 12 a 24 mesi, il sistema sarà anche in grado di generare elettricità, una volta superate le difficoltà di mantenere la temperatura a 400°C (anziché gli attuali 120°C).

La distribuzione e la vendita saranno effettuate attraverso partner autorizzati, nonché via Internet. Pre-ordini, senza impegno finanziario, possono essere effettuati già da ora tramite il sito Ecat.com.

Visti i rischi inerenti a questo tipo di avanguardistico progetto industriale, Andrea Rossi non vuole in questa fase aprire il capitale a degli investitori privati, accettando il solo sostegno  delle imprese e organizzazioni che intendono investire piccole somme di denaro.

In conclusione, questi pensieri di Brian Josephson, Premio Nobel per la Fisica 1973: “Ad oggi, non vi è alcuna base per dubitare delle affermazioni di Rossi” e “reattori del tipo Rossi sono già in produzione e secondo M. Dennis Bushnell Chief Scientist alla NASA, potrebbero “cambiare completamente la geo-economia, geopolitica e risolvere i problemi del clima e dell’energia“. (link)

Se confermato, sembra che siamo davvero in presenza di un cambiamento di paradigma nel settore dell’energia. Probabilmente paragonabile alla scoperta della ruota o del fuoco.

A titolo di paragone, il progetto di fusione internazionale (molto) calda ITER a Cadarache (Francia), dal quale, si spera, a botte di decine di miliardi di euro di denaro pubblico, poter estrarre i primi kilowatt tra cinquanta anni o più e di cui oggi si conosce meglio il carattere altamente aleatorio ed irragionevole (vedi l’articolo pubblicato il 13/01/12 su Mediapart: “ITER, il naufragio”),… può andarsi a rivestire e, soprattutto, cercare di riorientarsi verso un progetto più utile per la società.

(*) Andrea Rossi lavora da 14 a 16 ore al giorno su questo progetto e l’intervista da cui è scaturito questo articolo è stata realizzata il 15 Gennaio 2012 dopo una giornata cosi, tra le 11 di sera e l’1 del mattino. Complimenti all’artista! E tutti i nostri migliori auguri.

Fonti per questo articolo: Intervista a Andrea Rossi il 15 Gennaio dal giornalista scientifico Allan Sterling (Notizie Pure Energy Systems). Riassunto in inglese qui (link). Trascrizione dell’intervista in inglese qui (link).
Catalyst énegie Focardi e Rossi (Wikipedia, francese)

Per ulteriori informazioni: E-Cat è stato descritto sulla AgoraVox 22/12/11 (link) e 29/10/11 (link), dopo la decisiva semi-pubblica manifestazione a Bologna, di un generatore di E-cat industriale da 1 megawatt.

NDR: Nel link della fonte, qui sotto, trovate altri spunti interessanti

Fonte: au-bout-de-la-route.blogspot.com

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commenti
  1. Denis Gobbi ha detto:

    Come sempre, le tecnologie distribuite e decentralizzate sembrano non avere rivali nei confronti delle vecchie, enormi e centralizzate fonti di energia… anche nel nucleare.

  2. desversen ha detto:

    Bisogna comunque dire, per dovere di cronaca, che il dott. Rossi non ha mai voluto far funzionare la macchina per piu di 6 ore consecutive, quindi è tutta un pò misteriosa questa faccenda. Vedremo se uscirà.

    E comunque io punterei lo stesso sulle rinnovabili…

  3. AnnaGoclock ha detto:

    Reblogged this on .

  4. Pitocco ha detto:

    Come sempore l’Italia, fermo restando che la innovatica scoperta di Rossi non sia una bufala, perde pezzi per strada lasciando alla solita america l’unicità dei brevetti e del monopolio energetico. Sarebbe da capire come mai nessuno dei vari ministeri romani si sia interessato a questo progetto così da finanziarlo e proteggerlo come si conviene.

    • cristina ha detto:

      xke farebbe risparmiare e siccome lo stato sulle bollette del gas ci prende un bel po non so neanke se ce lo faranno mai usare

  5. […] Se tutto va bene, dovreste presto essere in grado di aggiungere al vostro riscaldamento centralizzato esistente un dispositivo rivoluzionario da 400 a 500 dollari / euro con cui potrete riscaldare la vostra casa con una sola cartuccia riciclabile a base di polvere di nichel, per meno di 20 dollari / euro all’anno……..Delle dimensioni di un computer portatile (il processore è della misura di un pacchetto di sigarette), e di una sicurezza proclamata come totale, questo sistema rivoluzionario, detto di reazione nucleare a bassa energia,  non emette, secondo Rossi (ed il Professor Focardi – Università degli Studi di Bologna) alcuna radiazione o emissione di alcun tipo.(Leggi tutto) […]

  6. Flavio ha detto:

    Ragazzi, ma dai… Si dice che “un solo grammo può produrre 23.000 megawatt/ora di energia”. Convertendo *tutta* la massa in energia (E=mc^2) si ottengono 25.000 megawatt/ora, poco piu’ di quanto indicato dal sig. Rossi. L’unico modo per ottenere il rendimento indicato e’ quello di convertire mezzo grammo di nichel in antimateria, e combinarlo con l’altro mezzo. E in questo caso ne vengono emesse, di radiazioni!

  7. masticone ha detto:

    alle cose troppe facili ho difficoltà a credere. La commercializzazione di una macchina del genere non mi sembra possibile nel breve. per non parlare delle lobbies che vi si opporranno. Ma vediamo…

  8. Denis Gobbi ha detto:

    In realtà quando vidi nel famoso documentario il dispositivo in azione a Bologna, di radiazioni gamma ne emetteva, poche ma c’erano… ovviamente venivano schermate con un apposito strato di piombo.

  9. Alexis ha detto:

    come mai non li hanno fatti fuori come hanno fatto con tutti gli altri inventori di energie alternative.? vedi auto ad acqua ,ad aria compressa ,ecc ecc

    • desversen ha detto:

      ma non è che li han fatti fuori ! 🙂 il motore ad aria compressa non è per niente efficiente, ed è semplice comprenderlo. Per comprimere l’aria ci vuole molta energia, e soprattutto moltissimo spazio, quindi tantovale utilizzare quella stessa energia per far andare direttamente la macchina 🙂
      Quella ad acqua è un pò una bufala! 🙂

  10. sagara_939 ha detto:

    ragazzi che roba! Se non fosse stata inventata dal signor Rossi (che mi da un po di sospetti, soprattutto dopo aver fatto qualche ricerca e letto della sua “Petrodragon” degli anni 80), probabilmente sarei uno dei primi acquirenti… starò prima a vedere cosa dicono gli altri.
    Speriamo che non sia una bufala! oltre a una grandissima invenzione, sarebbe anche un’altra scoperta del nostro piccolo grande popolo da aggiungere alla lista! 😀

    • Denis Gobbi ha detto:

      Da quello che sò io, quel metodo per la produzione di petrolio funzionava, ovviamente è stato fatto di tutto per impedire e diffamare l’ingegner Rossi. Poi ognuno la pensi come vuole… purtroppo quando si parla di questi temi, per esperienza dico che spunta fuori un sacco di disinformazione e controinformazione che provocano (deliberatamente) un sacco di confusione. E’ una strategia collaudata da chi detiene il potere. Anche nel caso dell’e-cat non se ne è stati immuni. Ma stavolta, la cosa sembra troppo grossa per poterla fermatre con questi mezzucoli.

  11. Nishant ha detto:

    Grazie per questo articolo veramente interessante, speriamo che questo sistema si riveli funzionale.

  12. monica ha detto:

    come si fa a comperare???

    • Denis Gobbi ha detto:

      Ciao Monica!

      vai al sito: http://ecat.com/

      Nella colonna a destra, seleziona “Buying” nel primo campo, ecat home nel secondo… poi compili il resto dei dati.
      E’ comunque un modulo per ricevere informazioni e preordinare senza impegno d’acquisto.

      Sotto a quel modulo puoi anche solo iscriverti alla newsletter per ricevere le ultime notizie sulla tua email.

      • Shinji ha detto:

        Denis Gobbi sembra saperla lunga — ho come un po’ il sospetto si tratti di uno pseudonimo che nasconde qualche conflitto d’interessi, o no?

  13. lupus.sine.fabula ha detto:

    Speriamo non sia la solita bufala… una cosa del genere sarebbe davvero un toccasana per il nostro portafoglio (e per l’ambiente, vero?).

  14. Andrea ha detto:

    Io sono sempre dell’idea che il Generatore di Kapanadze è la soluzione di tutto! Cercate su Google Kapagen o Kapanadze generator. Questo affare ciuccia e genera energia dal suolo. ZERO emessioni o impatto ambientale, grande quanto un microonda puo’ generare fino a 5KW, e ne ho visti anche da 100KW!

  15. fausto ha detto:

    Io vorrei poi sapere quante radiazioni verrebbero emesse da una centrale nucleare piazzata in cantina. Basterà il pavimento di casa a schermarle? Come mai così tanto entusiasmo per una cosa del genere, e così tanta perplessità per i rischi connessi ad una radiografia?

    Guardando un palazzo di trenta appartamenti, ho provato ad immaginare di piazzarci dentro 30 caldaiette autonome di questo tipo. Il primo istinto è stato di fuggire a gambe levate….

    • Denis Gobbi ha detto:

      Vengono emesse quantità esigue di raggi gamma che vengono totalmente schermate da una sottile lamina di piombo. Non lo dico io ma i dati tecnici degli esperimenti di Rossi.

  16. Andrea ha detto:

    Se ne parla da tempo ,ma finora le parole è l’unica cosa che abbiamo di questo progetto . Purtroppo sà tanto di bufala bella e buona ( anzi di truffa ,visto che qualcuno s’è fatto abbindolare ed ha sovvenzionato il ” dottore” )

    • Denis Gobbi ha detto:

      Evidentemente ti sei perso le prove pratiche a Bologna, dove si misurò l’output generato e si dichiaro incompatibile con qualsiasi tipo di reazione chimica, sia per la quantità di energia come per la durata. Se anche vi fosse stato un qualche combustibile all’interno, nessun combustibile conosciuto avrebbe potuto generare tale portata d’energia. Alla dimostrazione erano presenti diversi professori e scienziati non solo dell’università di Bologna ma anche di molti altri paesi.

  17. dsdf ha detto:

    E’ interessante che si dia credito a Rossi:
    secndo SUE affermazioni nel 2011 avrebbero dovito iniziare le consegne dell’oggetto, in seguito procastinate e avviato un progetto per una GRANDE centrale in grecia nel 2012.
    Sempre nel 2012 avrebbero dovuto esser consegnati deigeneratori casalinghi e ad oggi vediamo solo delle foto di container vuoti (alzati facilmente da un transpallet) con “piccicato” sopra un paio di affari pseudo elettrici.
    Qual’e’ la spiegazione di tal creduloneria?
    http://allarovescia.blogspot.it/2011/11/e-cat.html

    • Denis Gobbi ha detto:

      Ti invito a cercare il video e le testimonianze della dimostrazione che ci fù a Bologna, testimonianze di professori e scienziati non solo italiani ma provenienti anche dall’estero. Creduloneria? finchè non è smentita, rimane un forse. Tu hai già deciso che lo sia a quanto vedo. Non è un ragionamento corretto da fare. Una cosa è considerarlo probabile, un’altra averlo già deciso. Che ci siano ritardi nei progetti capita ovunque nel business anche delle più grandi ed efficienti multinazionali.

      • dsdf ha detto:

        Il video di bologna e’ un video dove si vede poco o nulla e i professori non hanno scritto nulla della cosa firmandola(tranne qualche dubbio) poiche non era un esperimento controllato.
        Il soptetto di bufala campana dovrebbe venire quando non danno i dati.

        Nelle multinazionali che citi per un ritardo semestrale cadono molte teste, per 4 pluriennali…. non lo so.

        quindi leggiti il link e scoprirai che pone delle domande a questioni imprtanti del tipo: perche non viene fatto un esperimento di molte ore (quando e’ dichiarato che funzionano per anni senza manutenzione) in regime controllato (ovvero l’I/O energetico in mano allo sperimentatore e non in location “furba”)?

  18. Shinji ha detto:

    Ah ah ah! Non so se ridere dell’articolo o dei commenti. O forse di entrambi! La prossima settimana pubblicheremo un’intervista esclusiva a Babbo Natale, ed in omaggio un asinello volante! In gennaio, la Befana poserà nuda per Play Boy! (Giuro! L’ho visto su YouTube! E’ tutto vero!!!11!1!undici!!!) — Io poi ho installato una scatoletta di tonno sotto il divano, che oltre a proteggere dalle radiazioni del MUOS, fa anche felice il gatto. Naturalmente e’ un progetto industriale segreto, ma in collaborazione con la NASA che ha inviato un gatto nello spazio, e con i peti del felino ha alimentato la stazione spaziale internazionale per una settimana! Un processo altamente automatizzato, i cui risultati nessuno-ce-lo-vuole-dire ma sono ipergalattici! Uh! Oh! L’ignoranza al potere! S’i fossi papa vi toglierei il diritto di voto. Povero paese, popolato da citrulli!

  19. Renzo Binni ha detto:

    Italiani scettici per natura, figurati se non hanno da ridire su di uno che si chiama anche Rossi. Il fatto che sia dovuto andare negli States, come tanti altri uomini italiani di ingegno, però,
    mi invita a credergli.

  20. Federico ha detto:

    Davvero una personcina a modo il Filosofo Rossi… Dovreste procurarvi un filtro antibufala!
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/25/fusione-fredda-luniversita-recide-contratto-sperimentare/186330/

  21. puddu ha detto:

    Ancora articoli sulle invenzioni di Rossi…ma e ANNI che girano, va bene che noi italiani abbiamo perso la guerra aspettando l’arma segreta di Hilter…ma che ci sia oggi un popolo di navigatori che non abbiano memoria nemmeno delle bufale sparate i 5 anni precedenti vuol dire che siamo messi male! In effetti pen entrare nei problemi energetici non basta saper navigare…

  22. Cimpy ha detto:

    Per quando? 2013, c’è scritto? “Forse”, però, vero? No perché, sai, il 2013 è bell’e che finito….

  23. Valter Mura ha detto:

    Occhi aperti, i furbacchioni esistono solo in virtù del fatto che esistono anche i gonzi. 😉

  24. Valter Mura ha detto:

    Ormai ne abbiamo già viste molte di queste supersconvolgenti innovazioni e quando non si rivelano bufale, nel migliore dei casi manifestano un miglioramento rispetto ai rendimenti classici, di modeste unità percentuali. Il fuoco non si reinventa ogni dieci anni.

  25. eduardo rubrichi ha detto:

    sono interessato a qs geniale e rivoluzionaria invenzione

  26. Simone ha detto:

    Ci sono alternative già in commercio con ottimi rendimenti che funzionano veramente,costano un po’ Ma in certi casi ne vale la pena.
    Sistemi simili a quelli proposti nell’articolo ne ho già provati sono divoratori di energia e basta e per quanto riguarda la sicurezza ho dei seri dubbi.

  27. Francesco ha detto:

    Chissà sarà vero…

  28. KP ha detto:

    “mantiene la temperatura dell’acqua costante a 120°C”…. ma l’acqua non evapora a 100 ?! mi sa tanto di burla…

  29. mario zalone ha detto:

    se è vero perchè nn ci danno il brevetto così ce lo costruiamo noi diffondendolo a tutti,voglio vedere poi come fanno a fermrci !!

  30. barca ha detto:

    Magari fosse vero! Sarebbe un risparmio incredibile per tutti

  31. […] Tratto da: https://lospiritodeltempo.wordpress.com […]

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